Pubblicato in: Eppur son donne, Eppur son femmine

Sono una Burrnesha, vergine giurata. E sono un uomo per scelta.

di Elena Ciurli

Sono nata in Albania, ho 16 anni e sono la figlia più grande della famiglia. Viviamo su queste montagne maledette e mi piego sulla terra dei campi.

Sono una donna, un otre pronto a raccogliere il seme dell’uomo e a onorarlo. Non posso esprimere le mie opinioni, non posso fumare, bere grappa o scegliere il mio amante. L’uomo però deve essere gentile con me, non si può neanche sparare in mia presenza.

Ma io non voglio vivere così; preferirei gettarmi in un burrone. Nascere donna qui è come morire due volte.

Mia sorella ha solo 5 anni quando mio padre muore e serve qualcuno che prenda il comando. Per me è quasi naturale diventare una Burnessha, una vergine giurata, un uomo per scelta. Farmi tagliare le trecce e vestirmi come un maschio, schiacciare il seno con strette bende, non piangere più davanti agli altri; fare voto di castità per la vita. Divento uomo per essere libera. Posso mantenere alto l’onore della famiglia.

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