di Lucia De Bortoli
L’unica cosa che manca nell’armadio di mia madre è un cadavere, solo perché lo troverei in congelatore.
Lo spazio angusto, incavato in un muro, profondo quasi due metri e largo uno, chiuso da una sbiadita tenda di stoffa verde, ricavata dal copridivano di casa di mia nonna è colmo di non si sa mai e di ricordi che solo lei comprende.
Fin da piccola la stanza degli ospiti, anche se ospiti non ne avevamo mai, mi inquietava per la presenza di questa voragine che portava in un mondo buio e oscuro.
Il mese scorso ho deciso di ripulirlo.
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