Di Beatrice Galluzzi
Avete presente la canzone “I love rock ‘n roll”? Anche le nuove generazioni l’avranno sentita, sia pure in qualche versione re-mixata (ahimè). Un vero e proprio inno al genere, un grido all’amore per la musica ribelle.
A scriverla sono stati gli Arrows, nel 1975, ma ad averla portata al successo planetario é stata Joan Jett, una donna che con la sua voce graffiante e una grinta dannatamente punk, negli anni ‘80 é riuscita a spaccare gli schermi di Mtv. Proprio all’inizio di quel decennio, infatti, Joan uscì con un album intitolato Bad Reputation, tanto per rendere il concetto.
Alla domanda Perchè secondo te la figura della ragazza maschiaccio fa così tanta paura? Lei rispose: Perché manda a puttane i generi. Confonde le cose, rende incerto il confine.
Sei una ragazza, ma ti comporti come un ragazzo. Ma soprattutto, un maschiaccio è una ragazza forte. E la società ha problemi con le donne forti, le donne che non chiedono il permesso.
Cara Joan, hai tutta la nostra stima. Non aver paura di avere una brutta reputazione è il punto chiave della libertà.
Figlia di una segretaria e di un assicuratore, Joan inizia a prendere lezioni di chitarra all’età di 14 anni, ma lascia subito, perché il suo insegnante provava ad insegnarle canzoni folk. Prende spontaneamente confidenza con la musica, ispirandosi al glam-rock che lei adora. Un po’ della sua storia è il film The Runaways, (da non perdere) che parla del gruppo omonimo di cui lei é stata la leader. The Runaways erano una band di sole donne, che con il loro sound aggressivo e la loro personalità rock hanno dato una scossa al mondo musicale, in cui solo gli uomini si potevano permettere di spaccare le chitarre sul palco. Le donne del rock, infatti, fino a quel momento erano state le groupies, ovvero belle ragazze utili solo per portare birre e soddisfare i capricci dei musicisti sconvolti (non che ci fosse niente di male, anzi, magari a capitare al servizio di Jim Morrison o di Jimmy Page).
Anche la Jett e le sue ragazze cattive usavano la bellezza ma senza ostentarla, piuttosto sporcandola con tratti punk e ombretto pesante, e dichiarando indirettamente al pubblico che il potere era loro, e lo dicevano con il dito medio alzato. Joan Jett uscì dall’esperienza con le Runaways più forte, e decollò con il suo sound da solista, dichiarando amore eterno al rock, e investendo la famosa canzone di un significato che va al di là del suo testo.
A trent’anni di distanza quel sound è ancora accattivante, e lei rimane bella e maledetta, tanto da far invidia ai suoi colleghi uomini che si nascondono dietro ai loro toupet e ai tatuaggi sbiaditi. La sua storia d’amore col rock è più longeva della maggior parte dei matrimoni (e probabilmente più divertente), e noi speriamo di festeggiare con lei le sue nozze di platino e per l’occasione spaccare la chitarra in testa a qualcuno.