L’ingrediente principale di questa ricetta è la trippa. Sicuramente molte di voi storceranno la bocca, me compresa. Però è uno dei piatti preferiti di tanti fidanzati, compagni, mariti, quindi sopporta e pensa all’obiettivo: farlo contento senza alcuno sforzo.
Insomma, la mia STRIPPATA IN UMIDO è una perfetta ricetta del cornuto: velocissima, economica e molto soddisfacente sia a livello gustativo che visivo.
INGREDIENTI PER 1 PERSONA
(Se invece la trippa piace anche a te basta raddoppiare le dosi)
–400 gr di trippa già tagliata a striscioline (la carne si ritira molto in cottura. Al supermercato la troverai di sicuro in comode confezioni sigillate) e RIGOROSAMENTE già lessata. Questo ti consentirà di preparare il piatto in pochi minuti ed evitare di avere odore di morte in casa per una settimana.
–1 cipolla bianca
–Olio q.b
–Sale e pepe
-Peperoncino
-1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
-1 noce di burro
-Parmigiano q.b
Prima di tutto prendi la trippa, sciacquala un minuto sotto l’acqua corrente, poi strizzala leggermente e mettila un secondo da parte.
Prendi una casseruola di media grandezza, buttaci dentro olio extravergine di oliva, taglia la cipolla grossolanamente, metti dentro anche quella e lasciala diventare bionda.
Ora è il momento della trippa: falla rosolare a fuoco vivo nella casseruola insieme alla cipolla, aggiungendo sale, pepe e peperoncino, poi prendi un cucchiaio di concentrato di pomodoro e aggiungi un bicchiere d’acqua.
Copri e fai cuocere a fuoco lento per 10-15 minuti, fino a che l’acqua non sarà stata assorbita.
Un minuto prima di spegnere il fuoco aggiungi una noce di burro e falla sciogliere.
Prendi un piatto, metti una bella porzione di trippa e, a piacimento, aggiungi una generosa spolverata di parmigiano.
Hai già finito, è pronto, tutti a tavola.
P.S: anche se l’alito del tuo uomo non ne gioverà, passaci sopra, perchè da domani ti amerà di più per merito della tua strippata. E tu avrai tutto il tempo per rilassarti come ti pare. 🙂
A molti la trippa non piace (o forse è più corretto dire che disgusta “a vista”), ma io la adoro, e questa ricetta la valorizza! Brava!
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