Pubblicato in: Interviste difettose

La fabbrica dei sogni di carta: Sartoria Utopia

di Elena Ciurli

Questo è un momento molto difficile per tutti e l’Intervista Difettosa del mese vuole essere un messaggio di speranza, un modo per godere di un po’ di bellezza, per valorizzare l’arte con il suo grande potere comunicativo e terapeutico.

Ecco perché entrare nel mondo di carta di Francesca Genti e Manuela Dago con la loro Sartoria Utopia, ci sembrava il modo perfetto per farvi un regalo che vi farà volare via lontano, fuori dalle vostre case, dai vostri pensieri più cupi.

Come ha preso forma e sostanza il progetto di Sartoria Utopia?

Sartoria Utopia nasce nel 2012 da Francesca Genti e Manuela Dago. Entrambe scriviamo poesia e avevamo già pubblicato libri con editori che seguivano una filiera tradizionale, siccome all’epoca partecipavamo a numerosi reading, spesso ci veniva chiesto dagli astanti di avere le poesie inedite che leggevamo. Così abbiamo semplicemente pensato; perché non autoprodurci da sole dei volumetti da distribuire alle letture? E ci siamo iscritte a un corso serale di legatoria alla Bauer qui a Milano. Da lì è nato il primo nucleo di Sartoria Utopia, in modo del tutto spontaneo e non pianificato, man mano che andavamo avanti però ci è venuta voglia di coinvolgere nella
pubblicazione poeti che amavamo e la nostra capanna editrice ha preso sempre più una forma stabile.

Cosa rappresenta per voi l’oggetto-soggetto libro?

Noi pensiamo che il libro non sia una merce qualunque, non solo un oggetto, ma un dispositivo capace di accrescere la bellezza, accompagnare le persone nella loro vita e, in alcuni casi, cambiare il mondo. Il libro per noi non è solo un contenitore del testo, ma racconta cose con tutta la sua materialità fatta di pagine, copertine, colla, colori.

Il vostro rapporto è: “non esiste che non esiste!”, potete raccontarci meglio la vostra filosofia?

Non esiste che non esiste è il nostro motto che significa (più o meno) che desideriamo con grande slancio fare apparire nel mondo una cosa bella che non c’è ancora, ma che se ci fosse, renderebbe migliore tutto, anche solo per qualche minuto o ora.

Il vostro catalogo ha un filo conduttore? Come scegliete gli autori da pubblicare?

Gli autori che pubblichiamo sono i poeti che naturalmente ci piacciono, molto diversi tra loro per formazione, ma che sono accomunati da una vocazione all’oralità, per Sartoria Utopia è molto importante l’incontro tra il poeta e il lettore, tramite il corpo, la voce e l’oggetto libro.

Create anche altri libri utopici e altri oggetti su misura?

Sì certo, ci capita spesso di fare dei progetti su commissione che non rientrano nel nostro catalogo e sono fatti su misura per la persona che ce li richiede. Francesca Genti, per esempio, redige temi astrali che vengono illustrati in un colloquio e accompagnati da un libro-talismano, in un unico esemplare, contenente poesie, visioni e disegni ispirati al cielo natale del richiedente.

Eventi o iniziative future?

Purtoppo in questo momento è tutto incerto e bloccato, ma per sapere le nostre iniziative future basta seguire la pagina di Sartoria Utopia su Facebook e su Instagram.

Per ulteriori info: https://www.sartoriautopia.it

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