di Elena Ciurli
Questo appuntamento della rubrica Interviste Difettose è dedicato a una Donna che vive immersa nella musica.
Dj e coreografa, danza e fa ballare al ritmo delle sue note. Lei è Anna Meucci, in arte Annina dj, una Donna Difettosa che sa quali dischi far girare, li sceglie con cura e passione, da sempre.
Quando hai iniziato a fare la dj?
Diciamo da sempre. Sembra una frase banale, ma dj ci nasci: prima registrando le cassette dalla radio per ricordare un’estate o per regalarla ad un’amica. Poi porti una cassetta a ginnastica artistica fatta apposta per fare il riscaldamento e te ne chiedono altre, poi provi a fare il primo mix.
Ma rimane tutto embrionale, nulla ti fa pensare che potrà essere la tua professione perché sembra una strada lunga e complicata, ma nel frattempo non c’è nulla di più appagante che compilare playlist. Come quando da adolescente balli in camera tua vestita come Madonna, sai che non lo farai mai in pubblico, ma ti senti la più fica del mondo! Ho cominciato poi ufficialmente nei locali nel 2005. Ancora si usavano i vinili e i cd e ricordo che facevo un vero e proprio trasloco da casa.
Suoni anche uno strumento?
La mia voce! Ho studiato canto moderno per quattro anni. Sinceramente credevo che fosse più facile cantare, o meglio, credevo di avere delle potenzialità mentre invece ne ho scoperte altre, più cupe ed interpretative. Ah, strimpello il piano pur non avendolo mai studiato.
Hai mai notato una discriminazione nei tuoi confronti nell’ambito musicale, in quanto donna?
Quante pagine ho per rispondere? 😀
In realtà è un’arma a doppio taglio. Il vantaggio è che il locale ti vuole perché l’immagine della donna in consolle è vincente, poi chiaramente se vali ti tiene. Io facevo scalpore perché non ero un fake come tante altre illustri “colleghe” (ricordo le “topless dj” o le pornostar che mettevano i dischi completamente nude).
Di conseguenza molti miei colleghi maschietti hanno cominciato a temermi e a passare al contrattacco intralciandomi come potevano, parlando male di me ai gestori, nei locali o anche alla gente comune; si parla della stragrande maggioranza purtroppo, tra cui alcuni che si definiscono professionisti.
Ricordo che uno mi fece anche lo sgambetto in un bar! Per fortuna tra colleghi ho anche degli amici veri e importanti, grazie ai quali sono stata introdotta nei circuiti migliori, quelli dove posso esprimermi e dove trovo le orecchie che vogliono ascoltarmi. Non ho mai aspirato al trono, ma al mio posto nel mondo.
E vogliamo parlare poi di chi ti viene ad ascoltare? … Ah ah ah!
Sei anche insegnante di danza. Quali stili studi?
Ballo Hip Hop da più di 20 anni e sono insegnante dal 2001. Amo l’Hip Hop perché è una danza in continua evoluzione. Si plasma in base all’evoluzione della musica, ma senza mai dimenticare le radici. Adesso come non mai i miei gusti musicali collimano perfettamente con i brani che danziamo.
L’Hip Hop Experimental, lo stile che sto studiando adesso, viene danzato su musiche elettroniche ricercate. Mi ritrovo a frequentare lezioni e stage dove i maestri utilizzano brani di artisti come Caribou, Bonobo, Bon Iver o addirittura Thom Yorke. Io a mia volta trasmetto il mio sapere ai miei allievi, continuando però a nutrirli di musica Old Style perché devono sapere da dove nasce la cultura Hip Hop.
Parallelamente sto studiando anche House Dance, una disciplina che appartiene alle danze urbane dove si balla sulla musica House, come dice la parola stessa: la musicalità e la velocità di gambe sono il requisito fondamentale, ma soprattutto è la capacità di lasciarsi andare sulle sonorità come se nessuno ti guardasse che rende tutto magico, come se tornassi nella tua famosa cameretta immaginandoti una festa dove tutti i tuoi amici ballano felici insieme a te.
La tua playlist preferita. Le dieci canzoni che non devono mai mancare insomma.
La domanda più difficile. Allora, chiaramente dipende dal contesto, diciamo che provo a selezionare quelli che mi ritraggono di più:
–Erykah Badu – Appletree
–Depeche Mode – Everything Counts
–Bonobo – Cirrus
–The Clash – Rock The Casbah
–Moderat – Bad Kingdom
–Loco Dice – City Lights
–Moloko – The Time Is Now
–Four Tet – Love Cry
–Neffa – Aspettando Il Sole
–Robag Wruhme – Easy Woman
Dove ti potremo ascoltare prossimamente?
Attualmente non ho una residenza fissa, ma sul mio profilo Facebook reclamizzo le serate. Diciamo che il mio raggio d’azione è la provincia di Grosseto, dove vivo, e naturalmente la mia amata San Vincenzo e la Val di Cornia.