Pubblicato in: Consigli difettosi, Letture Incolte

La figlia oscura

lettura incolta di Beatrice Galluzzi

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Mi hanno tanto parlato di Elena Ferrante ma non sempre, se non mai, mi affretto a comprare libri di cui si parla troppo in giro. In questo caso la lettura del suddetto testo era un consiglio direzionato e utile, fattomi da un’insegnante di un corso di scrittura, quindi l’ho comprato al volo e l’ho letto in un paio di giorni.

Per le prime venticinque pagine sono rimasta impressionata dal fatto che non ci fossero dialoghi. Mio marito, conoscendomi e vedendomi perplessa, mi ha chiesto “Com’è?” e la mia risposta è stata proprio questa “Sono a pagina venticinque, e non c’è stato un solo dialogo. Non solo, non è ancora accaduto niente…”. È seguito un suo sbuffo, come a dire “io non lo leggerei mai”, ma io non sono lui, quindi ho proseguito, perché c’era qualcosa, nei flussi di coscienza della protagonista, che mi teneva incollata alla lettura.

Eccolo, il bello di Elena Ferrante: i suoi flussi di coscienza. Può scrivere pensieri profondi con uno stile elegante, e in modo fluido, capace di far riconoscere il lettore in cioè che la protagonista pensa, e i lati d’ombra che non si vergogna di svelare.

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Il libro parla di una madre, Leda, che rimane sola (fatto di cui lei è estremamente sollevata) perché le due figlie ormai adulte vanno a trovare il padre in un posto lontano. Leda va in vacanza al mare, e osserva in lontananza le famiglie che si accalcano sulla spiaggia, in particolare una in cui c’è una giovane madre che sembra essere molto legata alla sua bambina. Molto più di quanto lo fosse stata lei.

Perché, fondamentalmente, Leda ha sempre vissuto una specie di senso di colpa dei confronti delle figlie che ha amato (secondo lei non abbastanza) e, più di una volta, ha avuto di fuggire da loro. I pensieri di questa madre sono pensieri che ogni madre prima o poi affronta, anche la più amorevole, impeccabile, insospettabile delle madri ha momenti di cedimento davanti all’amore nei confronti delle proprie creature E qui, nelle righe di questo libro, Leda ha il coraggio di dirlo.

PERIODO ADATTO PER LEGGERE “LA FIGLIA OSCURA”

Forse il periodo migliore in cui affrontare questa lettura sarebbe quando si hanno figli grandi. Di certo il libro può aiutare a sentirsi normali e non affibbiarsi il bollino di cattiva madre. Anche chi ha figli piccoli, e magari è esaurita perché, come me, non dorme da tempo immemore, potrebbe provare un senso di sollievo nel leggere tra le righe di questo libro che i propri pensieri sono pensieri di molte altre donne e che per amare i propri figli, bisogna anche amare se stesse.

COLONNA SONORA DA ASCOLTARE DURANTE LA LETTURA:

Gruppo: Metallica

Album: Load

Canzone: Mama Said

Quest’album rock-metal darà un po’ di verve alla vostra lettura, e quando arriverà il momento di Mama Saidcliccate qui per il testo e la traduzione, potreste anche commuovervi.

Un pensiero riguardo “La figlia oscura

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