di Beatrice Galluzzi
Ecco come ho scoperto “le ricette del cornuto”.
Era la primavera scorsa, e stavo lavorando in un agriturismo vicino a casa mia, in Toscana. Le piante delle rose si arrampicavano sulle facciate come se fossero parte di un dipinto, e mentre facevo il re-styling di un mobile antico che odorava di naftalina mi si avvicinò la proprietaria, una vecchia signora col grembiule fiorato e uno sguardo che raccontava la guerra. Mi salutò con garbo e mi disse che sarebbe andata a preparare la cena. Immaginai le sue mani sapienti immergersi nella farina e spaccare le uova ancora calde del pollaio, per poi impastare soffici montagne che si sarebbero trasformate in pappardelle saporite. Allora, giusto per conversare, le chiesi che cosa avrebbe preparato quella sera e lei, con la stessa candidezza con la quale mi aveva salutato, mi rispose:
“La minestra del cornuto.”
Ora, all’inizio avevo frainteso il significato della parola cornuto perché, essendo una romana trapiantata in Toscana, pensai che fosse riferita ad una preparazione tipica della zona, magari a base di cacciagione, di capriolo, roba così. Ma la spiegazione della nonnina mi chiarì il concetto:
“Metto l’acqua a bollire, ci butto un dado, un cucchiaio di burro, e un uovo. Si chiama del cornuto perché è una ricetta da fare all’ultimo, quando si torna a casa tardi e non si deve farlo sapere al marito.”
Altro che ore e ore di impasti, altro che farina che sporca il grembiule lindo, altro che donne retrograde che stanno tutto il giorno a tirare il collo alle galline per poi spennarle: questa è roba che fa al caso nostro, donne che, pur non avendo necessariamente il marito cornuto, tornano a casa cinque minuti prima di sedersi a tavola e si devono inventare qualcosa di decente, senza scongelarlo nel microonde.
Parlando con le mie zie e con mia madre ho scoperto che, non solo erano a conoscenza di questo modo di dire, ma che ognuna di loro aveva una ricetta diversa per la cena del cornuto. Pare addirittura che quella di nominare piatti di facile preparazione in questo modo risalga al tempo in cui alle donne erano attribuiti soltanto compiti come pulire e cucinare, tutto il giorno. Sapere che una di loro, magari sposata con un maschilista violento, si è emancipata cucinando piatti veloci dopo averlo cornificato, mi riempie di orgoglio. E poi, a chi di noi donne difettose non è utile improvvisare piatti che si cucinano da soli mentre noi ci spogliamo, laviamo, sistemiamo i figli, passiamo l’aspirapolvere e apparecchiamo la tavola?
Ebbene eccola qui, a cadenza scriteriata come noi, arriva la rubrica:
“RICETTE DEL CORNUTO”
pronta a farvi fare bella figura sprecando il minimo delle vostre risorse.
N.B. Chi ha davvero il marito cornuto magari non coglierà l’umorismo dietro a queste righe, ma sono certa che approfitterà dei nostri consigli. A queste donne però dico: non fate leggere il nostro blog al vostro consorte, perché se dovesse vedere in tavola le nostre Ricette del Cornuto, inizierebbe a avere qualche sospetto.
Leggi ricette:
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Un pensiero riguardo “LE RICETTE DEL CORNUTO”